Lui sa benissimo di avere la coscienza sporca. E sa che Kumako non è una che le manda a dire. Anzi, è più facile che gli mandi la yakuza a casa. Lo sa ed ha paura. Ecco perché lo troviamo alla cos è un esposto fine pronto ad uccidere un avvocato che, a dispetto delle sue aspettative, sta semplicemente facendo il suo lavoro. Cosa che avrebbe dovuto fare lui, limitandosi a riportare i fatti in modo oggettivo nei suoi articoli, invece di imbastire una campagna denigratoria basata su pregiudizi. Questo dovrebbe essere il compito di un giornalista. Il condizionale è d'obbbligo, visto che ormai sono pochi i giornalisti che mantegono questo tipo di etica. Le shitstorm mediatiche sono all'ordine del giorno e tanti saluti alla reputazione delle persone coinvolte. Matumoto scrisse questo romanzo all'inizio degli anni Ottanta, ma aveva già capito l'andazzo.
Un giornalista, tre avvocati, un’imputata e il di lei defunto marito sono i protagonisti di questo breve giallo giudiziario giapponese.
Accusata di aver architettato l’omicidio for every riscuotere il premio di un’assicurazione sulla vita del marito, Kumako si ritrova nel tritacarne della stampa che, assecondando i pregiudizi della gente del posto, si scatena contro la «demonessa». Benché dal carcere lei non cessi di proclamarsi innocente, solo una manciata di temerari avvocati è disposta a crederle: almeno fino a quando il dubbio non comincia a serpeggiare e inattesi particolari tornano alla luce. Come sempre Matsumoto si rivela un maestro nel rovesciare le prospettive, ma soprattutto nello spiazzare il lettore smascherando, a partire da un’oscura vicenda, il più torbido sottofondo della società giapponese.
Pur non dispiacendomi, avrei voluto più di twenty pagine for every descrivere three anni di indagini, congetture, tormenti su un caso che si riduce alla fine a poche establish indiziali. Qualche dubbio anche sul finale sospensivo.
Quello che sembra un banale processo dalle ovvie condanne, prende una svolta inaspettata. E poi un'altra. Una storia che fino all'ultimo sembra proiettarsi in un'unica direzione, frena e devia all'improvviso... o forse, premeditatamente.
Ne ho trovato un altro! (oddio, non che mi sia impegnato troppo a cercare…). Questo non sta nella lista della AG di Padova tra i 493 oggetto del "sequestro preventivo":
Quanto pesa l’opinione pubblica sull’innocenza o sulla colpevolezza di un imputato? Non è la prima volta che Matsumoto Seichō affronta la tematica della giurisprudenza nella valutazione di un accusato di omicidio - ne parla anche, trasversalmente, ne La ragazza del Kyūshū.
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Il romanzo si accende verso la high-quality, arrivando a un finale abbastanza inaspettato, recuperando un po' della vivacità che si perde nella prima parte del racconto. In conclusione, un libro breve senza infamia e senza lode.
"Dietro la maschera della demonessa Kumako. L'omicidio e le polizze da trecento milioni di yen: il nostro inviato incastra la donna più malvagia dello Hoku-riku."
La prima opera che ho letto del noto giallista giapponese Mastumoto Seichō mi lascia un retrogusto dolceamaro. La trama è semplice, lineare, pochi personaggi e molta staticità di azione. La scrittura asciutta dell'autore rende l'opera personalmente molto piatta.
In questo romanzo si spinge un po’ oltre, coinvolgendo anche la stampa. Quanto ciò che riportano i giornali condiziona il pensiero comune? Quando il discredito dei mass media può già dare for each colpevole una persona che è innocente fino a prova contraria?
Seichō Matsumoto resta una garanzia; la sua scrittura, quell’aura di mistero che accompagna i suoi romanzi mi cattura sempre e mi fa immergere in queste ambientazioni noir di cui lui è maestro.
His exposé of corruption among the police officials along with criminals was a completely new addition to the sphere. The subject of investigation was not just the criminal offense and also the society where the criminal offense was dedicated.